RATE: 5 STARS
“It’s not because of you, Presley. It’s because it’s always been you.”
Se amate i romanzi sulle seconde occasioni, Say you’ll stay
è il romanzo che fa per voi.
Presley, giovanissima, lascia Bell Buckle, Tennessee, per ricostruirsi una vita in Pennsylvania. É
qui che la ritroviamo diciassette anni dopo, con la sua vita che viene
improvvisamente distrutta.
Irrimediabilmente.
Casa, lavoro, amore, marito, figli. La sua vita non era perfetta come sembrava, e la dura e
triste realtà le viene sbattuta in pieno viso.
È un inizio tragico a cui Corinne Michaels ci ha già abituato
in passato. Una protagonista annientata, che si ritrova in ginocchio ad
affrontare la realtà. Ma ancora una volta la Michaels ci regala una
protagonista reale, forte ma con le sue paure, tenace ma anche terribilmente
fragile.
Presley è costretta a ritornare nel rach di famiglia, in
quella piccola cittadina di campagna da cui ha cercato di fuggire. Conoscendo
bene la realtà e le aspettative che ci sono in una piccola comunità, ho capito
benissimo la voglia di fuggire di Presley, quella necessità di cambiare il
destino che sembra già segnato a Bell Buckle, il bisogno di sentire
l’adrenalina e l’energia di una grande città.
Ma diciassette anni dopo è costretta dal destino a ritornare
qui, in quel luogo dove non ha più
rimesso piede. La città non è cambiata, così come la sua comunità. Non sarà
facile per Presley ritornare in Tennessee, in un paese dove tutti sanno tutto
di tutti, dove ti sembra di essere al centro dell’attenzione costantemente. E
soprattutto dove c’è lui.
È in cima alla lista nera delle persone da non rivedere, il suo
primo amore, l’uomo che le ha spezzato il cuore, preferendo la carriera
sportiva a lei. Lui, la causa della sua fuga da Bell Buckle.
“Zach holds a string that’s tied inside of me. If he pulls, I’ll
unravel.”
Zach ha vissuto tutti questi anni di lontananza con il
rimpianto e, rivedere Presley, risentire quella connessione e riprovare quella
chimica che li ha sempre attratti, non lo fa che sentire peggio.
Il suo unico obbiettivo ora è di riconquistare la donna che
ama; sarà la gara più difficile della sua vita, ma in palio c’è la vittoria più
importante: riavere la sua fiducia e il suo amore.
Ma la strada non sarà spianata, le difficoltà non saranno
poche lungo il viaggio.
Presley è profondamente ferita, dal suo passato e dal suo
presente. Gli unici due uomini che ha amato l’hanno abbandonata e tornare a
credere, a sperare, a provare amore non sarà così immediato. Anche se con Zach
si sente al sicuro, protetta. Si sente donna.
A fare pressione a Presley ci pensa poi l’intera comunità
che in loro due ha sempre visto quell’amore che capita a pochi, un amore raro
destinato destinato a durare per sempre. Ma i loro sogni, le loro scelte, le
loro incomprensioni da giovani li hanno costretti a separarsi, nonostante i
loro sentimenti.
“I’ve moved on in some ways, but Presley… she’s everything. She’s the
reason I haven’t been able to move forward in my life. I’ve tried to live, love
again, but it never compared. She fucking ruined me.”
Zach e Presley però sono privilegiati, viene concessa loro
una seconda possibilità; entrambi ammettono che il loro amore è ancora lì,
pulsa, è vivo. Hanno un’altra occasione per dimostrare che il loro è un amore che non si corrode col tempo, ma è destinato a durare per sempre. Non si è mai sopito, anzi è diventato più forte, è cresciuto sotto
pelle in tutti questi anni, nonostante loro abbiano cercato di non ascoltare il
suo richiamo.
Amore, odio, dolore, rabbia, amicizia, destino, famiglia.
Questo è Say you’ll stay. Il viaggio emozionante di Presley, una donna
che si è trovata con la vita completamente sottosopra ma, per amore dei suoi due
figli, ha saputo rialzarsi in piedi anche quando la vita l’ha messa in
ginocchio, pur di conquistare la felicità che merita con l’uomo che ha sempre
sognato e che non è mai riuscita a dimenticare.
Ho amato anche Zach, un cowboy sfrontato ma dal cuore d’oro,
tenero con i figli di Presley e paziente e innamorato perso dell’unica donna
che riesce ad immaginare come compagna di vita, come moglie e madre dei suoi
figli.
Ma tutta Bell Buckle, la famiglia di Presley e i fratelli
Henningtons sono perfettamente inseriti nella storia. E non vedo l’ora di
leggere la storia di Wyatt, fratello di Zach, migliore amico di Presley e da
sempre innamorato di lei.
Una volta iniziato Say you’ll stay, mi sono trovata
immediatamente alla fine, questo anche grazie alla scrittura semplice ma
incisiva allo stesso tempo di Corinne. È stato facile entrare nella storia e
viverla, perché davanti ai miei occhi scorreva come un film, come una di quelle
commedie americane dove il vero amore e la vita vincono. Sempre.
“I feel the music. I feel his pulse beneath my hands, but mostly I feel
us. We’re the music of this moment. He’s the beat that I’m dancing to. And our
music is a beautiful symphony.”
Posta un commento